Secondo Konstantin Sigov, filosofo ucraino, «l’uomo è legato a ciò che crea la
realtà, cioè è connesso con il Creatore, e questo lo rende libero dal potere.
Questa idea di libertà dà la possibilità di vincere l’isolamento, di sentirsi
pronti a dialogare con l’altro, che è ciò che ha dato origine all’Europa,
secondo il desiderio dei suoi padri fondatori. La comprensione dell’altro, del
diverso, è il tema chiave. In questo momento di profonda crisi politica,
la gente ha recepito e vissuto davvero quello di cui ha parlato il primo
presidente della Repubblica Ceca, Václav Havel, ne Il potere dei
senza potere: l’uomo supera la menzogna dell’ideologia nella vita personale
e sociale solo quando scopre l’altro, quando scopre la fiducia e la compassione».
«Il Maidan è stato il luogo dove si
sono incontrati i membri parte dell’unione ucraina delle confessioni, e
dall’altra parte chi non era pronto a partecipare a nessuna confessione. Si
sono trovati insieme, sono stati solidali uno con l’altro e sono riusciti a
collaborare con grandissimo rispetto reciproco».