Il'ja Ponomarev |
Il 20 marzo la Duma di Stato ha ratificato
l'annessione della Crimea alla Federazione Russa e una legge sui nuovi soggetti
della Federazione.
Risultato della votazione: 445
sì, 0 schede bianche, 1 no, 4 astenuti.
Il'ja Ponomarev, del partito
“Spravedlivaja Rossija”, è stato l'unico deputato su 450 ad opporsi.
Il Partito Liberal-Democratico
Russo avanzerà la formale richiesta di privare Il'ja Ponomarev del mandato
parlamentare perché il suo voto, “è andato contro gli interessi dello Stato, facendo
il gioco dei nazisti che vogliono spaccare il paese”. Il partito propone
inoltre che “è necessario avvisare i deputati astenutisi dalla votazione, che
la loro azione non è pienamente conforme al loro status politico”.
Il'ja Ponomarev nel suo blog
spiega i motivi del proprio voto. Da una parte, da buon nazionalista, sostiene
che “la Crimea è russa, e legittimamente dovrebbe essere parte della
Federazione Russa”, dall’altra reputa la votazione nella Duma come “un grosso
errore che può rivelarsi tragico per i popoli fratelli russo e ucraino, per
tutta l'unità slava ma anche per l'intero sistema di rapporti mondiali”.
Ribadisce poi che “adesso il
compito principale è quello di mantenere la pace e non permettere spargimenti
di sangue, né che avvenga la frattura tra il popolo russo e quello ucraino, come
sta per accadere a causa di gesti sconsiderati sia da parte russa che da parte
ucraina”.
Ponomarev, ricordando il patto
stretto da El'cyn con il governo di Kiev nel 1994, in cui la Russia rinunciava
ad ogni pretesa territoriale sulla Crimea in cambio della rinuncia ucraina alle
armi nucleari, afferma: “Mentre gli ucraini hanno rispettato la loro parte
dell'accordo, noi abbiamo platealmente disatteso la nostra. Il nostro grande
paese, che sull'arena internazionale si è sempre mostrato come difensore dei
diritti e della giustizia, diventa un banale aggressore”.
Secondo il deputato sarebbe stato
più ragionevole riconoscere l'indipendenza della Crimea attraverso una scelta
giusta, libera e consapevole, senza fretta di ratificarne l'annessione alla
Russia.
Ponomarev afferma coraggiosamente
il motivo del suo voto: “Io non sono disposto a diventare un ingranaggio della
macchina burocratica del governo russo, che scatena una guerra senza riflettere,
nel suo asservimento poco lungimirante al potere, e a causa del quale è già
stato versato del sangue in Crimea, e sicuramente ne verrà versato ancora”.
Inoltre, con altrettanto coraggio riconosce che il sistema politico russo è malato,
per cui moltissimi diplomatici, professionisti, funzionari negli organi di
potere, pur ritenendo la votazione alla Duma affrettata e ingiusta, hanno avuto
paura di esprimere la propria opinione.